Maria Mizghinova
Guida turistica a Mosca
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Qui so trovava il palazzo dello zar, che fu costruito in cinque anni, dal 1667 al 1672 sotto la diretta supervisione dello zar Alessio Michailovic.
Il palazzo fu composto dagli edifici per lo zar, per il figlio dello zar, per la zarina e quattro figlie dello zar connessi con dei passaggi, e anche delle dépendance e la chiesa del palazzo. Il palazzo comprendeva 26 fabbricati di diversa altezza da due a quattro piani. In totale vi furano 270 stanze che furono illuminati con delle tre mila finestre, decorate con degli stipiti intagliati ricchi di piccoli colorati dettagli. Nello stesso modo furono decorati i tetti, gli ingressi e le gallerie.
Il palazzo Kolomenskoe fu composto di sette nuclei abitativi che furono tutti collegati tra di essi e con delle dépendance e con la chiesa del palazzo, la chiesa dell’icona di Madre di Dio di Kazan’, tramite dei passaggi.
La copia del palazzo in dimensioni ridotte è stata inaugurata il 4 settembre del 2010 nella tenuta Kolomenskoe. È il palazzo in legno ricostruito del secondo zar russo della dinastia Romanov, Alessio Michailovic che governò la Russia dal 14 luglio al 29 gennaio del 1676.
Questo pilastro a Kolomenskoe è uno dei più monumenti straordinari dell’architettura russa. È situato accanto alla facciata principale del palazzo dello zar Alessio Michailovic. Secondo delle antiche leggende qua i contadini mettevano le loro lamentele e richieste allo zar. Sempre qui appendevano anche gli ukase dello zar. Successivamente qui fu collocata una meridiana. Il pilastro è fatto a forma di cilindro di mattoni, il diametro del quale è di 75 centimetri. L’altezza dello zoccolo è di 23 centimetri. L’avvento della tale costruzione a Kolomenskoe negli anni 67-70 del seicento, dicono fosse connesso con la costruzione del palazzo di Romanov. Ad oggi il pilastro si è conservato abbastanza bene.
La seconda parte del XIX secolo.
Il memoriale per commemorare la liberazione dei contadini dalla servitù della gleba è un monumento eretto nel 1881 in segno di gratitudine a Aleksandr II per aver abolito la servitù della gleba.
Inizialmente il monumento fu messo vicino al villaggio Zarizyno, ma dal 1980 si trova nel museo Kolomenskoe.
Il monumento è rappresentato da un pilastro in pietra bianca di quasi quattro metri di altezza. È composto di quattro blocchi: lo zoccolo, due blocchi centrali, e un blocco sagomato sopra. Tutto ciò è messo su due stilobati. Dapprima, secondo i dati degli archivi, la colonna memorativa in pietra bianca sarebbe stata eretta con i mezzi pubblici cioè dei contadini dopo la morte di Aleksandr II nel 1881 ed è probabile che fosse decorato con delle icone e con delle scritte che furono persi.