Maria Mizghinova
Guida turistica a Mosca
Interprete italiano-russo a Mosca
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La stazione Arbatskaja
La stazione fu aperta il 5 aprile del 1953; e fu chiamata nel nome della via Arbatskaja sulla quale è situata.
Arbatskaja è una delle più lunghe stazioni per estensione della metropolitana di Mosca: la lunghezza della sala centrale assieme ai suoi sottopassaggi e scale mobili è di 250 metri.
Gli architetti riuscirono a trovare una soluzione che fece si che non prendesse assomiglianza ad un grande corridoio allungato: i larghi archi parabolici con il bassorilievo di stucco a corda su tutto l’orlo decorano la volta, invece gli archi minori che formano i passaggi sui binari sottolineano la sezione trasversale. I piloni e la volta della sala centrale sono decorati con dei mazzi di fiori. Le sforzose decorazioni scultorei sono realizzate in stile barocco moscovita. Tutto ciò fa sembrare le piattaforme, i binari e le sale della stazione alti e spaziosi visivamente.
Il pavimento è rivestito di granito grigio, nero e rosso che forma il disegno con il motivo dei tappeti orientali. La stazione è illuminata dai grandi lampadari con degli innumerevoli plafoniere e le lampade a mensola.
Ploščad' Revoljucii (La piazza della Rivoluzione)
Il nome della stazione è dovuto alla omonima piazza situata in vicinanza, la piazza Rivoluzione che però prima del 1918 fu conosciuta sotto il nome Voskresenskaja. Ploščad' Revoljucii iniziò a ricevere i passeggeri il 13 marzo del 1938.
Nel rivestimento della stazione fu usato il marmo nero dall’Armenia, ma anche grigio, bianco e dorato da altre regioni del paese. Il pavimento è rivestito di granito nero e chiaro.
Sui piedistalli, negli angoli dei piloni vi sono collocate 76 figure in bronza che rappresentano gli uomini e le donne sovietici. Originalmente nella stazione c’erano 6 archi, in ogni di essi c’erano quattro sculture che rappresentavano la storia dell’Unione Sovietica, dai contadini rivoluzionari, operai e marinari fino ai felici bambini dell’epoca nuova. Originalmente le sculture erano 80, ma nell’anno 1947 a causa della costruzione del cancello ermetico (le porte speciali fatti per non far passare né acqua né aria) le quattro davanti all’entrata est furono tolte. In tutto nella stazione sono presenti 20 raffigurazioni diverse (18 di cui si ripetono quattro volte, e due – due volte).
Tutte le figure (tranne le figure di pionieri) per fare in modo che centrassero nello spazio ristretto dei passaggi sotto gli archi a volta sono raffigurati o in ginocchio, o piegate, o sedute. Da qui si creò un detto che le statue presentavano l’immagine del popolo sovietico, “tutto il popolo è in ginocchio o piegato”.
All’inaugurazione di questa stazione venne il segretario generale I.V.Stalin, la approvò, camminò intorno alle statue dicendo “vivi, come se fossero vivi…” col suo accento georgiano.
In fondo all’inizio si trovava il bassorilievo con l’immagine di Stalin colla costituzione dell’URSS in mano. Fu tolta nel 1947 durante la costruzione della seconda uscita della stazione.
Nel 1941 le sculture dalla stazione Ploščad' Revoljucii furono evacuate nell’Asia Centrale e furono riportate indietro nel 1944.
Nel tempo dell’esistenza di questa galleria scultorea si crearono alcune tradizioni e usanze.
Per esempio, gli studenti credono che toccare il naso del cane della guardia di frontiera porti fortuna all’esame. Quindi tutti i quattro nasi dei quattro cani presenti sono resi ben lucidi.
Invece sfiorare la gamba della studentessa fa guarire dall’amore non corrisposto.
La matita del giovane inventore e la pistola del marinaio rivoluzionario sono soggetti al continuo furto. Sfiorare la pistola del marinaio aiuta a eliminare la concorrenza.
Toccare la bandierina in mano a semaforista la mattina presto rende la giornata fortunata.
Toccare il gallo porta soldi.
Sfiorare la gambina del bambino aiuta a diventare un genitore.
Le indicazioni a forma di una freccetta con le scritte “uscita in città” fissate sulle pareti delle piattaforme sono le più vecchie della metropolitana di Mosca.