Maria Mizghinova
Guida turistica a Mosca
Interprete italiano-russo a Mosca
La chiesa dei Santi Martiri Cipriano e Giustinia, La chiesa dei Tre Patriarchi nella Cattedrale di San Basilio a Mosca
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La chiesa dei Santi Martiri Cipriano e Giustinia nella Cattedrale di San Basilio a Mosca
La chiesa posta al nord è dedicata ai santi martiri della chiesa cristiana Cipriano e Giustinia, che vissero nel IV secolo. Li ricordano il 2 (15) ottobre. nel 1552 in questa data gli eserciti dello zar Ivan IV di Russia coll’assalto a Kazan’ la conquistarono.
È una delle maggiori chiese della basilica da San Basilio. È alta 20,9 metri. La torre alta di forma ottagonale si conclude con il tamburo a lucinari e con la volta dove è raffigurata La Madre di Dio “Neopalimaja Kupina”. Negli anni 70 del settecento nella chiesa fecero una pitture a olio. Sui muri sono raffigurate delle scene dalla vita dei santi: nel primo ordine ci sono Adriana e Natali, nell’ultimo ci sono Cipriana e Giustinia. Sono arricchiti con delle composizioni a figure diverse sul tema degli apologhi evangelisti e delle storie dal Vecchio Testamento.
La comparizione nelle pitture delle immagine dei martiri Adriana e Natalia è il motivo per cui fu cambiato il nome alla chiesa. Una ricca investitrice Natalia Mikhailovna Khrusciova donò i soldi per il restauro e chiese di consacrare la chiesa ai nomi dei suoi patroni celesti. Nello stesso periodo fu fatto anche l’iconostasi dorato in stile classicistico. È un magnifico esempio dell’arte di intaglio sul legno. Nella fila più bassa dell’iconostasi sono raffigurate le scene dalla Creazione del mondo (il giorno primo e il giorno quattro).
Nella chiesa si è conservato il pavimento in pietra bianca del XVIII secolo.
La chiesa dei Tre Patriarchi nella Cattedrale di San Basilio a Mosca
La chiesa posta a nord-est fu consacrata ai nomi dei tre patriarchi bizantini: Alessandro, Giovanni e Paolo il giovane. Li ricordano il 30 agosto (il 12 settembre).
I santi vissero nei tempi diversi (IV-VIII secoli) e divennero celebri per aver contrastato attivamente gli azioni degli eretici che alteravano le dottrine della Chiesa.
Nel 1552 nel giorno della memoria dei patriarchi accade un evento importante della compagnia di Kazan’: la distruzione della cavalleria del principe tartaro Epancha che stava venendo dalla Crimea in aiuto al Khanato di Kazan’ da parte dell’esercito di Ivan il Terribile. È una delle quattro chiese minori di altezza 14.9 metri. I muri della base di forma quadrangolare vanno a diventare un basso ottagono col tamburo a lucinari. La chiesa si presente un interesse nel proprio sistema particolare dei traversi con una larga volta, dove si trova la composizione “Spas Nerukotvornyj”.
La pittura murale ad olio fu eseguita nella metà del XIX secolo (e rispecchia nei suoi temi il momento del cambio del nome alla chiesa. In concomitanza con lo spostamento dell’altare della chiesa Gregorio Armeno, essa fu riconsacrata al nome del sante di Armenia. )
Il primo ordine della pittura è dedicato alla vita del san Giorgio di Armenia, nel secondo ordine è presente la storia dell’effigie di Spas Nerukotvornyj, il momento in cui fu portato allo zar Avgar’ nella cità di Edessa, e anche i momenti dalla vita dei tre patriarchi bizantini.
L’iconostasi di cinque livelli combacia in se gli elementi sia nello stile barocco sia nello stile classico (della metà del XIX secolo). Fu eseguita specificamente per questa chiesa.
