Maria Mizghinova
Guida turistica a Mosca
Interprete italiano-russo a Mosca
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La chiesa posta a est fu consacrata alla santa Trinità. Si ritiene che la cattedrale dell’Intercessione della Madre di Gesù fosse stata costruita sul posto dell’antica chiesa della santa Trinità, con il nome della quale fu dopo spesso chiamata anche la cattedrale. È una della chiese maggiori che è rappresentata da una struttura ottagonale a due livelli con un tamburo che fa penetrare la luce e la cupola. È alta 21 metri.
Durante i lavori del restauro nel 1920 è stato ricostruito il suo decoro architettonico e decorativo: le mezze colonne e i pilastri che servono da cornice alle entrate a forma di un’arca nella parte bassa della struttura ottagonale, e una sequenza decorativa dei piccoli archi.
Nella volta della cupola è raffigurata con dei mattoni più piccoli del solito, una spirale come il simbolo dell’infinito.
I davanzali a gradini insieme al bianco dei muri e della volta lisci e uniformi donano alla chiesa della Trinità una particolare luminosità e bellezza.
Sotto il tamburo con dei lucernari sono inseriti i vasi di terracotta per amplificare il suono (casse di risonanza).
La chiesa è illuminata dall’antichissimo lampadario, l’opera degli artisti russi del XVI secolo.
Nella chiesa è stato restaurata l’originale iconostasi con delle pergole con degli incastri tra i quali si fissavano le icone a ridosso.
La particolarità dell’iconostasi è nelle sue porte basse di forma insolita e le icone posti in tre filari che formano gli ordini: di profezia, deesis e celebrazione.
L’icona della Trinità veterotestamentaria nella prima fila dell’iconostasi è una delle più antiche e venerate icone del XVI secolo.
La chiesa volta a sud-est fu consacrata al Sant’Aleksandr Svirskij, la data di commemorazione del quale cade il 30 agosto (il 12 settembre). Divenne famoso grazie alla sua attività missionaria convertendo gli abitanti del Nord della Russia all’ortodossia. Il giorno prima che iniziassero i lavori di costruzione della cattedrale dell’Intercessione fu canonizzato ufficialmente.
Nel 1552 nel giorno della commemorazione di Aleksandr Svirskij ebbe luogo una delle più importanti battaglie nella compagna militare contro Kazan’: la sconfitta della cavalleria condotta dal principe Epancha sul campo di Arsk.
È una delle quattro chiese minori coll’altezza di 15 metri. Le fondamenta sono quadrangolari che si trasformano in un basso ottagono e che poi si finisce con il tamburo cilindrico con dei lucernari e infine la volta.
Nella chiesa è stato ripristinato l’interno del XVI secolo: il pavimento di mattoni posati a spina di pesce, e le mensole sagomate, i davanzali delle finestre a gradini. I muri sono coperte di pittura che imita muratura a mattoni.
Nella volta è presente una spirale di mattoni come il simbolo dell’infinità.
L’iconostasi della chiesa è stata restaurata. Tra le pergole in legno, a ridosso l’una all’altra sono poste le icone del XVI – l’inizio del XVIII secolo.
La parte bassa dell’iconostasi è coperta con dei veli sospesi, ricamati da abili ricamatrici. Sui veli di velluto si vede l’immagine della croce di Golgota del XVIII secolo, come vuole la tradizione.