Maria Mizghinova
Guida turistica a Mosca
Interprete italiano-russo a Mosca
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L’iconostasio rivestito in bronzo dorato con cesellatura e smalto risale all’Ottocento. L’iconostasi della chiesa contiene quasi 100 icone installate in sei registri. Vi sono rappresentate le icone create da Teofano il Greco e Andrej Rubliov per la Cattedrale nel 1405.
1) La fila superiore dell’iconostasi e’ costutuita da immagini di patriarchi dell’Antico Testamento che risalgono alla seconda meta’ del 500.
2) Sotto vi sono i profeti dipinti dai maestri di Pskov che restaurarono gli affreschi della Cattedrale dopo il grande incendio del 1547.
3) La terza fila delle immagini contiene 15 icone dedicate alle principali festivita’ cristiane che ricordano gli avvenimenti della vita terrena di Cristo. Probabilmente sette icone di questa fila a cominciare da sinistra (ad accezione della quarta) sono di mano di Andrej Rublev: “L’Annunciazione”, “La Nativita di Cristo”, “La Presentazione del Signore”, “Il Battesimo”, “La Trasfigurazione”, “La Resurrezione di Lazzaro” e “L’ Ingresso in Gerusalemme”. La quarta icona e’ stata eseguita da un anonimo maestro del 500.
4) Piu’ sotto si trova la fila “della Deisi”. Si suppone che le icone che ne fanno parte e che risalgono alla fine del 300 siano di mano del famoso pittore Teofane il Greco (ad eccezione dell’ “Arcangelo Michele” e dell’ “Apostolo Pietro”). Al centro troneggia Gesù in candidi vesti.
5) - La fila inferiore, cosidetta fila “locale”. A destra della Santa porta e’ l’icona del Salvatore sul Trono. L’immagine del Salvatore con la mano benedicente fu dipinta nel 1337 dal pittore Michail che lavoro’ presso la corte di Ivan Kalita, Granduca di Mosca.
- A fianco vi e’ l’icona patronale “Annunciazione con acatisto in scene marginali”. La prima meta’ del Seicento. I bordi dell’icona accolgono 24 riquadri che illustrano l’acatisto, inno liturgico in onore della Vergine. Di fronte dell’icona patronale vicino alla colonna si trovava il Posto di preghiera dello zar, che e’stato demolito all’inizio del Novecento.
- A destra dell’ “Annunciazione” si trova l’icona con l’immagine di S.Giovanni Battista, Apostolo Pietro e Alessio, uomo di Dio. Le prime due immagini risalgono al 1683, la terza si aggiunse a meta’ Settecento. Nella parte inferiore dell’icona ci sono tre scene – la decapitazione di San Giovanni Battista, la presentazione di Alessio, uomo di Dio e la crocifissione dell’Apostolo Pietro, - le scene sono state aggiunte nel Settecento.
- Gli ingressi dell’Altare sono segnati con le immagini di due altri Arcangeli. Uno si chiama Uria (a sinistra) il protettore delle scienze e delle arti. E l’altro si chiama Arcangelo Raffaele (a destra) è il guaritore.
- L’ultima nella parte destra della fascia “locale” dell’iconostasio e’ l’icona del Cinquecento “Salvatore di Smolensk venerato dai S. Serghij di Radonez e Varlaam di Khutin”. Al centro vi e’ la figura di Cristo che tiene nella mano sinistra il Vangelo aperto. A sinistra ai piedi di Cristo vi è Serghij di Radinez, fondatore del Monastero della Trinita’, sotto Mosca, a Serghijev Passad. Lungo i bordi dell’icona ci sono 19 riquadri con soggetti evangelici.
La Santa porta in argento dell’iconostasi venne installata nel 1818 al posto di quella distrutta durante l’invasione napoleonica.
- A sinistra della Porta c’e’ l’icona del Quattroceno “Nostra Signora di Smolensk-Sciuja”. Intorno c’e’ una cornice pittorica (fine 600 –inizio 700 secolo); le immagini di forma rotonda raffigurano protomadri, mogli e profetesse. Nella fila di sopra al centro vediamo Eva.
- Vicino c’e’ l’icona “Salvatore sul Trono con davanti la Vergine e Giovanni Battista” che risale alla fine Settecento.
- L’icona di San Nicola dei miracoli con le immagini dei miracoli (sulla parete a sinistra dell’iconostasio) fu dipinta da Fiodor Ukhtomskij nel 1699. San Nicola e’ un santo molto rispettato e venerato in Russia, per noi lui e’ il protettore dei viaggiatori e un grande guaritore. Qui è raffigurato San Nicola vestito da arcivescovo. Dal cielo scendono la Vergine con l’omoforio nelle mani e il Salvatore che tiene il Vangelo. Nella base dell’iconografia e’ la leggenda del miracolo che ebbe luogo nel Concilio di Nicea nel 325. San Nicola per lo schiaffo ad eretico Aria, chi negava la divinita’ di Cristo, era privato del suo episcopato e per tale contravvenzione fu chiuso nei carceri, dove apparvero il Salvatore e la Vergine, restituiti i segni della dignità episcopale – omoforio e Vangelo.